E’ uscito il 28 Febbraio edito da Mondadori. Storie della Buonanotte per Bambine Ribelli è una raccolta di 100 storie di vite di donne straordinarie, 100 tra le donne più influenti di sempre, 100 favole con epiloghi che hanno cambiato il mondo.
Stavolta le protagoniste però non sono principesse, ma donne che hanno reso il mondo un luogo migliore. E che donne! Qualche esempio?
Rita Levi Montalcini, Frida Khalo, Margherita Hack, Jane Austen, Coco Chanel, Michele Obama e Malala. Donne più o meno conosciute dai lettori ma che ognuna, a suo modo ha eccelso per qualche motivo, nel loro campo.
Storie diverse, da diverse parti del mondo, diverse culture, diverse ambizioni, diverse epoche storiche
. 
Io non so, non lo so davvero, cosa possa esser passato per la testa a Francesca Cavallo e Elena Favilli nel momento in cui hanno avuto la geniale idea di scrivere Storie della buonanotte per bambine ribelli.
Geniale!
Questa è la parola giusta per definire questo capolavoro per piccoli.
Una giornalista e una scrittrice teatrale insieme decidono di tentare la carta del “mai fatto prima”. Osare per credere! E’ questo il concetto di un libro che vuole insegnare a piccole sognatrici che osare, tentare, sperare e sognare, talvolta può portare davvero lontano, talmente lontato da poter rendere il mondo, un posto migliore
Quale energia al mondo può essere più forte di quella delle donnne che credono nelle donne?
Mirato a ragazzine dagli 8 anni in su, questo è un libro che io invece mi permetto di consigliare sopratutto alle mamme dai 40 in su! Quell’età in cui spesso la voglia di credere ai sogni vacilla, la sicurezza in sè stessi latita, magari ricordarsi di qualcuno ha avuto le palle per farcela… beh può aiutare e perché no risvegliare in noi una nuova consapevolezza
Il libro inedito più finanziato nella storia del CrownFunding. Oltre 1,3 milioni di dollari da 7 diversi paesi del mondo che hanno sostenuto il progetto
Molto accattivante anche la grafica stilizzata a e colorata. Adoro la copertina, piacevolissima al tatto
Ti è piaciuto questo articolo? Faccelo sapere commentando nel “box risposta” che trovi proprio qui sotto
COMPOSURE MAGAZINE 