Qualcuno lo chiama il muscolo dell’anima, qualcuno non ne conosce l’esistenza, qualcuno ha difficoltà a pronunciarne persino il nome, qualcuno arriccia il naso perché ciò che non si conosce genera sempre diffidenza, e se ne parla sempre troppo poco.
Meriterebbe tutto lo spazio del mondo, viste le sue qualità e benefici. In effetti per sonorità e difficoltà di pronuncia sembra fare un poco il verso ( nel suo piccolo ) al supercalifragilistichespiralidoso della bambinaia magica di Walt Disney , ma la sua funzione è di grande importanza. E’ l’unico muscolo che collega le gambe alla colonna vertebrale. Possiamo a buon diritto affermare che dalla sua buona salute dipenda:
- la nostra andatura
- una corretta postura
- la buona mobilità e fluidità del bacino
- la salute del tratto lombare
- una respirazione e un ritmo cardiaco più equilibrati
- una rigenerazione delle nostre energie vitali ( per riconnetterci con il nostro potere creativo)
Mentre invece mantenere costantemente in tensione lo psoas può portare a conseguenze quali:
- sciatica
- problemi alle spalle
- malfunzionamento degli organi localizzati nell’addome
- problemi alle vertebre
- degenerazione dell’anca
- mestruazioni dolorose
- problemi digestivi
Essendo inoltre collegato al nostro sistema nervoso centrale, lo psoas manderà dei segnali di tensione lungo tutto il corpo, condizionando la corretta circolazione dei fluidi e della respirazione. E’ come se il nostro corpo ricevesse continui allarmi di pericolo. Questo affaticherà le ghiandole surrenali, e del sistema. Se a ciò sommiamo la nostra scorretta postura e il poco movimento le cose diventano davvero complicate.
Avvalendoci poi delle considerazioni della medicina orientale, foriera di sempre nuovi spunti di riflessione, pensiamo a questo muscolo come un vero e proprio centro di energia, catalizzatore di emozioni, un vero e proprio nucleo in grado di connetterci alla terra, consentendoci di creare un supporto solido ed equilibrato dal centro del nostro bacino. Se rilassiamo lo psoas permettiamo alla nostra colonna vertebrale di ampliarsi, e attraverso quest’ultima tutta la nostra vitalità potrà riprendere a fluire. Lo spiega bene Liz Koch, nel suo libro The Psoas Book, secondo cui questo muscolo incarna il nostro più grande istinto di sopravvivenza e la volontà di prosperare. Per allenare il muscolo dell’anima possiamo afffidarci a discipline diverse:
- Yoga
- Pilates
- metodo Feldenkrais
- Stretching
Essendo l’ileopsoas collegato oltre alla colonna anche al diaframma (fondamentale per la nostra respirazione troppo spesso clavicolare, quindi superficiale ed errata) è coinvolto nei processi di respirazione profonda e rilassamento: aiutarlo a non stare in tensione è il primo passo per migliorare la nostra quotidianità, senza perdere mai di vista lo stretto legame che esiste tra corpo e mente.
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Articolo molto interessante. Bella questa piccola lezioncina di atonomia. Adesso sappiamo cosa fare per coccolare questo muscolo e farlo funzionare al meglio. Vado ad iscrivermi subito a Yoga o Pilates. Ciaoo e buona giornata
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Grazie davvero! E’ un piacere per me divulgare queste informazioni, il benessere e la salute sono fondamentali.
Dott.ssa Piredda Alessandra cell.349.3714036 mail. pireddaalessandr@gmail.com
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E’ un piacere per me diffondere queste nozioni, percgè la saluti è un bene prezioso che appartiene a tutti.
Dott.ssa Piredda Alessandra cell.349.3714036 mail. pireddaalessandr@gmail.com
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E’ un piacere per me divulgare queste informazioni, perché la salute è un bene prezioso, che appartiene a tutti.
Dott.ssa Piredda Alessandra cell.349.3714036 mail. pireddaalessandr@gmail.com
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E’ un piacere per me divulgare queste informazioni. La salute è un bene prezioso che appartiene a tutti.
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È per noi è un piacere leggere queste info
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Grazie 😉
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Bel articolo, davvero…
Sono veramente in pochi a conoscere l’esistenza dell’ileopsoas!
Brava Alessandra!
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