Quando ho cominciato il mio percorso con il mio compagno, avevo trentacinque anni.
La sua mamma mi parlava sempre dei “bambini” degli amici di famiglia e io mi chiedevo quanti anni potessero avere questi presunti bambini, poiché li immaginavo più o meno coetanei del mio compagno. Facevo bene, i giovincelli in questione, le cui mamme li accudivano ancora come tali, veleggiavano sui quaranta!
E stranamente, questi poveracci, facevano molta fatica a tenersi una fidanzata, poiché spesso non andavano d’accordo con la suocera. Un esempio clamoroso su tutti, una mamma aveva buttato via tutti i piatti appena comperati dalla nuora trovandoli orrendi, mentre passava a pulire la casa del figlio e a portargli la spesa.
Di questi fortunati fanciulli, sono infine riusciti a farsi una famiglia solo quelli che ad un certo punto si sono allontanati totalmente dalle loro d’origine.
Ora non dico che un ragazzo non possa apprezzare una mano dalla mamma, soprattutto se lavora tutto il giorno, magari una pasta cucinata, può fare un gran piacere ma così si rasenta il ridicolo!
Questa è una tematica tutta italiana, infatti nel resto d’Europa e in America i ragazzi lasciano il nido verso i diciotto anni per studiare, viaggiare o lavorare.
Spesso le mamme italiane, soprattutto quelle che hanno fatto nella vita diciamo “solo” le mamme, hanno negli anni sostituito affettivamente la figura del marito con cui avevano incomprensioni di vario tipo con i figli e quando questi minacciano di lasciare il nido, il loro mondo crolla improvvisamente gettandole nel panico più totale.
I figli sono una cosa meravigliosa, (per chi li desidera naturalmente) occupano una grossa porzione della vita di un individuo e spesso il tempo che chiedono alla famiglia è totalizzante.
Poi un bel giorno crescono e se ne vanno, lasciando un grande vuoto difficilmente colmabile.
Questa è la cruda realtà e verità.
Da qui possiamo evincere che non bisogna mai trascurare completamente la coppia, in favore dei figli, perché sarà vostro marito la persona con cui passerete tutta la vita, con cui invecchierete e se avrete perso ogni contatto con questa persona, non vi resterà che la separazione o una vita infelice (in generale la prima situazione si addice più alle nuove generazioni e la seconda a quelle più attempate).
In quanto ai figli, ricordate, in ogni momento che sono un dono meraviglioso che vi è stato accordato e che ne godrete per tutta la vita, ma i figli non sono una proprietà.
Fin dalla nascita sono individui a sé che cresceranno con voi, condividendo il loro esistere e questo sarà un dono enorme ma voi non sarete tutta la loro vita; un giorno andranno avanti e se sarete affettuosi e discreti, li avrete accanto per tutta la vita.
Ti è piaciuto questo articolo? Faccelo sapere commentando nel “box risposta” che trovi proprio qui sotto
La pensiamo proprio così
"Mi piace""Mi piace"
Proprio vero, i figli sono solo in prestito. Non ci resta che goderci ogni attimo che abbiamo a disposizione con loro, perché un giorno spiccheranno il volo.
"Mi piace""Mi piace"