Eccoti lì con il tuo primo bambino. Due mani e un bambino. Hai letto tutte le guide della gravidanza possibili, hai comperato i libri di cucina speciale per il bebè, ti sei fatta consigliare da nonne, mamme e amiche; persino il bagnetto lo vuoi fare con i dovuti crismi.
Come vestirlo e come svestirlo, come cambiarlo, quali prodotti usare per l’igiene intima, quali sono gli abitini più adatti, sia come vestibilità che per materiali.
Non parliamo poi del problema “sterilizzazione”
I giochi che metterà in bocca dovranno avere il bollino CE, e meglio se fatti in qualche laboratorio artigiano. La carrozzina deve essere alta, a causa dei gas di scarico che ci sono nelle città (sebbene anche la provincia ormai è più inquinata di quanto si pensi).
E poi, non vorrai non ricamare corredino e bavaglini colorati a punto croce?
Inoltre, ti dico già che passerai pomeriggi interi a tirare il latte, perché con quello in polvere “non crescerebbe allo stesso modo”. E poi giornate a fare brodini con carota, zucchina e patata per preparare la pappina che lui lancerà per intero sul pavimento, sul seggiolone, su di te e in qualunque altro posto il suo estro da vero artista consiglierà.
Lo cambierai tre volte guardando attentamente il termometro che avrai fatto installare alla finestra per valutare la temperatura esterna
Quando sarai ai giardinetti guarderai con orrore una mamma lavare un ciuccio alla fontanella, o ridare un pupazzetto caduto a terra al suo piccolo proprietario. Tutto per te deve essere perfetto e preciso.
Eccoti lì con il tuo secondo bambino. Due mani, due bambini. Ormai l’esperienza ha la meglio sui manuali della “mamma perfetta” che spesso finiscono con il dare consigli e dritte inverosimili perché, ammettiamolo, in fondo nessun bambino è uguale ad un altro.
Il passeggino a due certo non è molto alto e piuttosto pesante da manovrare ma non esistono molte varianti, quindi inutile recriminare. Doppia notte in bianco per allattare e per le malattie “vinte” all’asilo: sei uno zombie, ma resisti. Il brodino lo comperi liofilizzato perché proprio non ce la fai più.
Dovrai vestirlo appena prima di uscire, perché se rimarrà coperto a lungo finirà con il prendere troppo caldo. Intanto, se qualcosa cade a terra valuti se si è sporcato oppure no.
Eccoti lì, con il tuo terzo bambino. Due mani, tre bambini.
A questo punto hai il pilota automatico
I vestitini che riescono a sopravvivere a tre figli sono pochi, ma qualcosa di particolarmente bello si salva sempre. Per il resto compri, ma cominci ad andare sul semplice, almeno i tempi per vestirtli non si allungano troppo.
I giocattoli sono come sono, vorrà dire che si farà gli anticorpi. Un bavaglino lo hai ricamato, ma per il resto si riutilizzano i precedenti o se ne comperanno di nuovi. Le pappe, se ci sono, si comperano solo da mischiare. Spesso ti ritrovi con cinque commensali e sei menù differenti. Insomma, bisogna sopravvivere, quindi occorre organizzarsi per essere perfettamente imperfetti.
Per il quarto bambino ho notizie da conoscenti, personalmente mi sono fermata a tre ma so che dopo il terzo il biberon se lo fanno da soli e sono solitamente più svegli e più sani. Scherzando, tutto questo non lo dico per spaventare nessuno ma, anzi, nella speranza di ironizzare un po’ sulle aspettative che si hanno confrontate con quella che è la realtà.
Non date di matto se dovrete scendere a qualche compromesso, il vostro bambino starà benone e vi vorrà bene se troverete un minuto in più per un bacio o una carezza.
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