HOW TO MAMME

E io il 730 me lo faccio da sola! Come? Ve lo spiego.

Eccoci, è arrivato il momento dell’anno più temuto da molte di noi, quello della dichiarazione dei redditi. I motivi di tanta apprensione sono molteplici, ma sicuramente tra i più comuni ci sono questi:

Il professionista

1. se ce la compila il commercialista ci chiederà documenti di ogni tipo che non sapremo dove reperire, e poi ancora scontrini, fatture e qualsiasi spesa possa essere deducibile dal nostro reddito, ma senza dirci cosa può essere scaricato e cosa no. Ci chiederà inoltre giustificativi di cui non conosciamo nemmeno l’esistenza e pretenderà di avere tutto. A quel punto saremo nel panico e finirà che riverseremo sulla sua scrivania qualunque documento abbiamo intercettato per casa, persino il bollo del passaporto nella speranza di un rimborso per comprare, magari, quel meraviglioso paio di scarpe visto in vetrina. Ovviamente il commercialista con il ghigno sadico del saputello ci guarderà e dirà: «Signora ma cosa mi ha portato? La fattura del parrucchiere, anche se lei sostiene che la piega è necessaria per la sua salute mentale, non è possibile detrarla!»

Sono affari di famiglia

2. Se ce la compila un nostro familiare, marito, padre, fratello, oltre a chiederci tutta la documentazione di cui al punto precedente, ci vorrà lì vicino all’atto della compilazione “perché io lo faccio, ma tu devi essere presente” (mi domando sempre il motivo di questa richiesta, ma ancora non ho la risposta). Una volta vicino a loro, partiranno una serie di domande inutili come: “Questo scontrino è scolorito, perché non lo hai fotocopiato appena lo hai portato a casa?”, “Questa fattura è tutta stropicciata, dove l’hai tenuta?”, e soprattutto si ricorderà di cose come visite mediche che abbiamo rimosso, o l’acquisto di occhiali da vista di cui non abbiamo più traccia, sollecitandoci la ricerca delle relative fatture che noi, puntualmente, non avremo la benché minima idea di dove possano essere finite, magari siamo anche state capaci di usarle per scriverci la lista della spesa, o qualche altro appunto prima di archiviarle nel cestino. Lui, però, in virtù di un rimborso ci farà ribaltare casa e macchina nella vana speranza di ritrovarla.

Sono solo fatti miei

3) È a questo punto che decidiamo di fare da sole perché, diciamolo, non siamo meno capaci di un uomo! Cosa sarà mai a compilare un 730? Inoltre, l’Agenzia delle Entrate ha pensato a noi e ha reso disponibile la famosa dichiarazione precompilata, che quest’anno contiene quasi tutte le informazioni. È il nostro momento, dunque! Voglio essere comunque sincera: non è proprio una passeggiata, quindi armiamoci di buona volontà e via, apriamo il sito della Agenzia delle Entrate, scegliamo la dichiarazione precompilata e poi accediamo tramite sito INPS. Niente paura: rimaniamo concentrate e andiamo avanti!
Ci serve il PIN dell’INPS, quello che usiamo per accedere alla nostra area personale e verificare quante ere geologiche ci mancano per raggiungere la pensione. Forza cerchiamolo, sono sicura che lo abbiamo messo da qualche parte, magari in un cassetto, o in una borsa, oppure lo abbiamo fotografato e salvato nelle immagini del cellulare, o nella rubrica sotto il nome INPS. Comunque, anche se non dovessimo trovarlo, niente panico perché esiste una procedura per il recupero del codice. È facile, basta cliccare su “ho perso il PIN” e seguire le indicazioni. Ci chiederà due recapiti e nel giro di qualche minuto ci arriverà un SMS con un numero, e dopo circa un’ora riceveremo una mail con un altro numero e un link. Clicchiamo su quest’ultimo e inseriamo tutti i numeri indicati nel messaggio. In questo modo otterremo il nostro nuovo PIN.
Bene ora che abbiamo tutto il necessario fotografiamo lo schermo del PC e salviamo l’immagine, poi andiamo sul sito dell’Agenzia delle Entrate e seguiamo i passaggi che ci portano alle indicazioni per la “dichiarazione precompilata”, esattamente come abbiamo fatto poco fa. Scegliamo di accedere alla dichiarazione tramite INPS, ci compare la stessa maschera di prima, dove abbiamo cliccato per recuperare il PIN, inseriamolo insieme al codice fiscale e a questo punto il sistema ci chiederà di modificare il nostro PIN facendolo diventare dispositivo. Tranquille è facile, la procedura è guidata: ci chiederà di compilare alcune informazioni, di stampare un foglio da firmare, scannerizzare e allegare, per poi inoltrare richiesta. Tempo max 24 ore poi ci avviseranno via mail.
Lo so, se siete come me che per pigrizia faccio benzina al servito vi sarete già stancate, ma concentriamoci sui punti uno e due: volete qualcuno che vi dica che avete lasciato scolorire uno scontrino, o che non siete capaci di reperire i giustificativi? No vero? Quindi andiamo avanti, ormai è fatta.
Mentre aspettiamo il nostro PIN dispositivo abbiamo tutto il tempo e la concentrazione per cercare gli scontrini della farmacia del 2016, le fatture delle visite mediche, ricordarci cosa abbiamo comprato che può essere detraibile, stampare il nostro CU – una volta si chiamava CUD – e farci dare i documenti dalla banca (specie se abbiamo il mutuo). A proposito, un suggerimento, se una fattura è andata persa si può richiederne una copia, nulla è perduto e le scarpe sono là che ci attendono!
Una volta che abbiamo tutto è il momento di accedere al nostro 730: controlliamo che il nostro reddito sia corretto, questa voce la troviamo sul CU e, tanto che ci siamo, controlliamo anche che eventuali altri redditi siano riportati correttamente. Passiamo poi alle detrazioni, che nella maggior parte dei casi dovrebbero essere già inserite, e controlliamo i totali che devono corrispondere con i nostri! Abbiamo tutto per verificare che le cifre siano identiche, anche lo scoloratissimo scontrino di gennaio 2016, quindi procediamo. A questo punto possiamo fare due scelte, quella di accettare o quella di modificare la dichiarazione, se è tutto corretto andiamo avanti, dovessimo invece fare degli aggiustamenti sarà sufficiente seguire le indicazioni del sito e, piccolo suggerimento, in questo caso sarà bene tenere vicino a noi la dichiarazione dell’anno scorso, questo per capire meglio dove dovremo inserire le cifre.
Quando abbiamo fatto non ci resta che inoltrare la nostra dichiarazione. Potremo visualizzare quanto sarà il rimborso che avremo in busta paga il prossimo mese di luglio!
Vi garantisco che dopo aver fatto tutto questo vi sentirete leggere e sollevate e in diritto, anche per l’anno prossimo, di fare scolorire tutti gli scontrini.

Ora, se dopo tutto questo vi è rimasto qualche euro in più, non perdete altro tempo, correte al negozio di scarpe e conservate lo scontrino che purtroppo però, vi servirà solo se entro un mese vi sarete pentite dell’acquisto fatto.

Ps. Attenzione questa non è una guida alla compilazione della dichiarazione dei redditi, per le istruzioni ufficiali e per conoscere le responsabilità del contribuente circa la dichiarazione dei redditi, leggete la guida ufficiale sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

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