Come non chiedermi, e se fosse accaduto oggi!? Forse mia madre si sarebbe potuta risparmiare due anni di corna? Forse la tecnologia l’avrebbe potuta aiutare a capire prima!? Perché, diciamocelo, oggi siamo talmente allenate a investigare e a tenere le “antenne dritte” che diventa difficile anche per “loro” farcela sotto gli occhi. Le corna non sono più facili come una volta.
Le corna sono social
«Ma vuoi lasciarlo in pace, sei proprio una stalker»!

Mi ritengo una ragazza normale, con le mie crisi esistenziali (più o meno acute) da zitella 37enne, anche un pò sfigata, ma sono assolutamente “normale”. Si, lo sono. Non ho mai fatto del male a nessuno, non ho mai voluto il male di nessuno, se non, forse, ogni tanto, a me stessa.
Penso sia altrettanto normale aver bisogno di risposte, quando le certezze sui cui vivevi fino a poco tempo prima, svaniscano. Che lui sia sparito, che ti abbia lasciata, che ti abbia tradita, abbandonata o maltrattata, il tuo bisogno di capire il perchè, a un certo punto, va oltre ogni logica.
E’ per questo che ti ritrovi a “stalkerizzarlo” continuamente. Facebook, Whatsapp, Instagram, e diosolosa quanto quell’ online di cui tutti parlano nelle vignette che prendono in giro quelle come “me”, possa fare male.
Online = non è con me
E quei commenti su Facebook e Instagram!? Lui che era tanto “antisocial“, te lo ritrovi in foto imbarazzanti nelle pose più assurde e commentate da una serie di ragazze di cui ignoravi completamente l’esistenza. O forse no.

Siamo solo donne ferite con ossessioni a “portata di social“
Impossibile non superare il limite della paranoia, e dell’ossessione. Come puoi resistere, quando ce l’hai “lì”. Quando sai che con un click puoi avere una risposta in più, e una ancora e un’altra ancora.
Non esistono soluzioni per questo tipo di “patologia”. E diffidate da chi vi dispensa consigli a casaccio. E diffidate di chi vi accusa di essere una stalker, senza sapere come e quanto state soffrendo.
E allora cosa fare!? Sperare che il tempo curi le ferite, cercare nel frattempo di reimpossessarvi di voi stesse, della vostra dignità, far sparire i sensi di colpa, e soprattutto quegli odiosi complessi di inferiorità, spesso nei confronti dell’ignoto. Fare “a botte” con la mancanza di autostima, e dimostrare a noi stesse che valiamo molto più di quello che c’è dall’altra parte dell’ “online”. Qualunque “cosa” sia.

