Jared Leto vive nel “suo mondo”, fatto per lo più di musica. È infatti il fondatore dal 1998, insieme al fratello Shannon, dei 30 Second To Mars, un gruppo musicale dall’impronta alternative Rock, che negli anni ha fatto sempre più strada fino a conquistare il pubblico nel 2007 con l’album A Beautiful Lie
La carriera da musicista sovrasta spesso quella da attore, ma quando quest’ultima riesce a prendere il sopravvento è sicuramente perché il ruolo propostogli, merita di essere interpretato. La scelta dei copioni infatti, viene fatta da Jared Leto in base alla complessità del personaggio, a quanto questo sia interessante, emozionante e difficile da interpretare.
Una delle prerogative dell’attore infatti, è quella di accettare lavori che lo portino ad immedesimarsi totalmente nei soggetti trattati, e molto spesso si tratta di parti in cui l’attore dovrà morire o soffrire profondamente per la sua condizione.
L’attore abbraccia le teorie del metodo Strasberg. Questo metodo prevede che l’attore entri totalmente nel personaggio sia fisicamente che mentalmente, per tutta la durata del lavoro, all’interno del set e fuori da questo. Servono mesi di preparazione per far sì che un personaggio risulti davvero realistico, e in caso di persone vissute realmente, che sia il più vicino possibile alla realtà. E spesso ci vogliono altrettanti mesi per riuscire a staccarsi da quel personaggio e ritornare alla normalità, riacquistando la propria lucidità.
Di tutti i film più o meno famosi che Leto ha all’attivo, quelli per i quali viene ricordato con più affetto e stima dal pubblico e dalla critica proprio per le sue superbe interpretazioni sono sicuramente Requiem for a Dream, Mr. Nobody, Dallas Buyers Club e l’ultimo uscito Suicide Squad.
Requiem for a Dream, film del 2000, diretto da Darren Aronofsky, tratto dall’omonimo libro di Hubert Selby e presentato fuori concorso al 53° festival di Cannes. Nel film Leto interpreta il ruolo dell’eroinomane Harry Goldfarb è uno dei primi importanti lavori dell’attore nonché la prima intensa interpretazione di una situazione sempre molto difficile da rappresentare senza rischiare di compromettere la propria credibilità come attore. Il mondo della droga, dello spaccio, l’illegalità, gli amori malati e le conseguenze delle azioni sbagliate, che fanno intrecciare le vite di diversi personaggi, che finiranno tutti a fare i conti con i propri errori vittime dei propri fantasmi.
Mr Nobody, film drammatico-fantascientifico del 2009, diretto dal regista Jaco Van Dormael. Un film troppo visionario e complesso per poter essere apprezzato subito dal cinema italiano, che infatti nega la proiezione di questa pellicola nelle nostre sale. Anni dopo, nonostante il mancato passaggio sul grande schermo nazionale, il film riceve molti commenti positivi dalla critica e un riscontro eccezionale dal pubblico, di certo non abituato a questo genere di film.
Jared Leto qui interpreta Mr Nobody, il signor nessuno, l’uomo mai esistito come lui stesso si definisce all’interno del film. La storia racconta di Nemo, un uomo di 117 anni, rimasto l’ultimo mortale sulla terra, attraendo per questo l’attenzione di un pubblico immortale che aspetta impaziente il suo trapasso. In questa pellicola l’attore fa dei salti temporali che lo portano a ricordarsi bambino, poi adolescente, un giovane uomo ed infine il Nemo ultracentenario. La presentazione non accade in quest’ordine ed è questa la particolarità del film e la sua difficoltà, il riuscire ad interpretare un ruolo che richiede il rapportarsi ad età diverse, situazioni diverse, epoche diverse in breve tempo e con una trama complessa di difficile gestione, insieme alle continue trasformazioni fisiche da affrontare per copione. In ogni caso, i salti temporali di Jared Leto ne hanno dimostrato le immense capacità interpretative, anche in pellicole complesse e di difficile comprensione come questa.
Dallas Buyers Club è un film del 2013 diretto da Jean-Marc Vallè. La meravigliosa interpretazione del tossicodipendente transgender Rayon, gli ha permesso di vincere come miglior attore non protagonista un premio Oscar, un Golden Globe, e numerosi altri premi di fama internazionale. È risaputo che per comprendere al meglio il carattere e il mondo del suo personaggio, Leto ha perso 15 kg, si è depilato ogni parte del corpo, comprese le sopracciglia e si è comportato come una donna fino alla fine delle riprese, anche in questo caso fece una certa fatica dal separarsi da un ruolo così forte e doloroso.
E in fine, non per ordine di importanza, ma per una semplice cronologia d’uscita, abbiamo Suicide Squad, il film che lo vede nei panni,già indossati da illustri colleghi del mondo del cinema (Cesar Romero 1966 Jack Nicholson 1989, Heat Ledger 2008) di Joker, l’acerrimo nemico di Batman. Il film è uscito nell’agosto del 2016, e già prima di uscire nelle sale aveva fatto scalpore il modo in cui Jared Leto aveva deciso di approcciarsi al suo personaggio. È entrato totalmente nei panni di Joker, tanto da affiancare medici e psichiatri che avevano lavorato con pericolosi criminali d’america, e con questi stessi criminali ha discusso e vissuto diversi momenti nei mesi precedenti le riprese per capirne gli atteggiamenti e le sfaccettature mentali. Durante le riprese è entrato così tanto nel personaggio da costringere tutti a chiamarlo con il nome di Joker, riaffittandosi di rispondere in caso contrario, sono inoltre famosi i regali inquietanti fatti ai suoi colleghi durante le riprese, regali che Leto attribuiva alla sua personale visione di quello che Joker avrebbe potuto regalare agli altri protagonisti del film se avesse potuto farlo. Quindi proiettili, topi vivi, carcasse di animali. In ogni caso l’attore ha affermato di essersi divertito a fare questi giochi psicologici, ma che probabilmente questa performance da folle e inquietante criminale, sarà quella che avrà più ripercussioni su di lui rispetto a tutte le altre, richiedendo probabilmente tutta la vita per riprendersi.
Dopo questo excursus in una piccola parte della carriera di Jared Leto, possiamo sicuramente affermare che si tratta di un attore straordinario, poliedrico, dalle mille sfaccettature, capace di catturare l’attenzione del pubblico con le sue performance, forse un pò inquietante e suggestivo in alcune interpretazioni, ma anche quelle lo rendono speciale agli occhi del pubblico.
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