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New York, New York! Gironzolando tra Upper and Lower Manhattan

Esattamente un anno fa, io ed i miei inseparabili compagni di viaggio, camminavamo quasi volando su Brooklyn Bridge. La felicità era a mille e mi sentivo pervasa da una carica di adrenalina pazzesca. Una corsa in taxi verso l’ingresso pedonale del ponte e la passeggiata verso la sponda di Brooklyn ha avuto inizio.  Ancora oggi mi chiedo come mai, nei nostri 4 giorni a New York, non ho pensato di vedere il Brooklyn Bridge by night. Ancora oggi mi pento di non essermi concessa quello scatto sulle luci della città riflesse sull’East River.  Ad ogni passo mi fermavo ora per uno scatto verso lo skyline di Manhattan ora per uno scatto al gruppo. Lo sapevate che la costruzione del ponte, progettato nel 1867 dall’ ingegnere Johann August Robling, richiese  circa 16 anni di lavoro e furono destinati al progetto più di 600 persone’?  Venne aperto al pubblico nel maggio del 1883 e per molti anni fu il ponte sospeso più lungo al mondo.  Respirare a pieni polmoni quell’aria frizzante che ci ha accompagnato lungo tutto il percorso fino a giungere a Brooklyn Bridge Park è un’esperienza che non dimenticherò mai, come non dimenticherò mai la mini traversata in traghetto (East River Ferry) che ci ha riportato a Manhattan.

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Il mio viaggio negli States è sempre stato il sogno della mia vita. Ventuno giorni on the road  su un SUV che sfrecciava, si fa per dire, lungo canyon, lungo distese enormi di cactus, laghi e molto altro ancora. In un primo momento non eravamo molto sicuri di includere New York nel nostro giro, ma, ditemi Voi,  si può mai pronunciare la mitica frase “Sono stata in America” senza aver visto la grande mela?
Arrivi a New York ed hai già la sensazione di conoscere questa città dove il caos è sovrano. Quei taxi gialli che s’infilano, con prepotenza, tra fila di macchine ferme ai semafori forse li hai già visti in un qualche film americano. Gente frenetica che a passo veloce percorre le vie del Financial District e che ti vengono quasi addosso perché tu, turista un po’ confuso da quella vita frenetica, non fai altro che guardare con il naso all’insù.

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Ma lasciamo perdere emozioni e sensazioni e parliamo delle 10 cose che non devi assolutamente perdere se fai un viaggio da queste parti.
Beh, come detto prima, metto la passeggiata su Brooklyn Bridge al primo posto ma non è certo da meno vedere l’Empire State Building dalla cima del Top of the Rock ed abbracciare con un solo sguardo Manhattan con il magico sfondo del tramonto sull’Hudson.

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Non puoi venire a New York e non andare a mangiare le mitiche patatine, stracariche di ketchup, da  Bubba Gump Shrimp  e rivivere, tra quei tavoli in legno, la magia del film sulla vita di Forrest, ve lo ricordate vero? Giri  lo sguardo a 360° e tutto ti ricorda il film, dai cimeli appesi nel locale alle scritte sui tavoli.

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L’albergo scelto per le nostri quattro notti, Westin Grand Central , era sulla 42ma street e devo dire che la posizione era veramente strategica. A due passi dalla Grand Central Station, altro luogo imperdibile con quella luce soffusa che filtra dalle grandi vetrate che dominano l’atrio principale. Volgete lo sguardo all’insù e guardate il soffitto decorato da segni zodiacali e costellazioni scintillanti.

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Per noi donne di COMPOSURE© e non solo, percorrere la Fifth Avenue ci farà sentire un po’ come Audrey Hepburn quando capiteremo davanti alle lussuose vetrine di Tiffany. Tra la 34th Street e Central Park è un susseguirsi di lussuose vetrine ed alberghi a 5 stelle. E poi figuriamoci se potremo fare a meno di entrare, nonostante l’abbigliamento casual,  nella hall dell’ Hotel Plaza e farci un selfie per dire “io qui ci sono stata”.

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Opps!! da una vetrina all’altra siamo giunti a Central Park, il polmone verde di New York. E’ sicuramente il pezzo forte dell’Upper Manhattan e se venite da queste parti non potete non trascorrere, in quest’oasi di bellezza, almeno tre ore del vostro tempo. Si varcano i cancelli e in un istante è inevitabile dimenticarsi del ritmo frenetico della città. Ti soffermerai più volte per immortalare ora il laghetto con il ponticello in pietra, ora i vialetti che s’intersecano gli uni agli altri, ora il famosissimo Bow Bridge, ponte in ghisa che forma un arco di 18 m sul lago. E poi …. che dire dello skyline di New York che continua a seguire i tuoi passi regalandoti scorci incredibilmente belli. Ecco questo è uno di quei luoghi che mi sento di annoverare tra le 10 attrazioni di New York assolutamente da non perdere 

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FOTO 10.jpgSe abbiamo percorso la Fifth Avenue non dimentichiamoci di varcare l’imponente portale in bronzo di St Patrick’s Cathedral.  Costruita tra il 1853 ed il 1878 su progetto dell’architetto James Renwick, offre al visitatore uno spettacolo incredibile. Le sue guglie, in stile neogotico, svettano verso i grattacieli circostanti formando un tutt’uno di grande impatto visivo. La maestosità della Chiesa, lunga 120 m e larga 53, la si nota molto di più visitando il suo interno e non potrà che lasciarvi a bocca aperta.

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Nel nostro peregrinare tra le vie di New York non dimentichiamoci di saltare su un metrò e con cartina in mano puntare verso il Katz’s Delikatessen. Un locale americanissimo, una confusione pazzesca, boccali traboccanti di birra, enormi piatti di patatine e qui, ricordatevi, non potete assolutamente perdere il Pastrami, considerato il “King of Sandwiches”.  Vi ricordate il film  “Harry ti presento Sally ? Ecco noi eravamo proprio lì 🙂  

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Dopo questo “a tu per tu” con la vera America il giro deve necessariamente proseguire verso SoHo district dove c’è la maggior concentrazione di edifici in ghisa del mondo. Gironzolate come vi capita tra Houston Street e Spring Street fino ad arrivare al cuore del distretto, Green Street.

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World Trade Center. Non volevo lasciarlo per ultimo ma è difficile inserire, in un post dove energia ed allegria traboccano dallo schermo del computer, il luogo in cui “the twins tower” si sono sgretolate in seguito all’attacco terroristico dell’11 settembre del 2001. Oggi, in questo luogo, troviamo il “National September 11 Memorial”, al cui centro silenziose cascate fanno scivolare le loro acque in enormi piscine sui cui bordi troviamo incisi tutti i nomi delle 2983 vittime. Tutt’intorno la vita continua tra schiamazzi e risa, ma il tuo cuore è comunque pervaso da una tristezza infinita  e tu, turista, ti senti quasi a disagio ad essere lì a rubare quello scatto su quei nomi scalfiti sulla pietra.

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Limitarsi a sole 10 cose da vedere è un po’ riduttivo. Nei tuoi continui su e giù tra Lower and Upper Manhattan non puoi non fare uno scatto verso quel bizzarro edificio, costruito nel 1902, che tanto richiama la forma di un ferro da stiro, ovviamente sto parlando del Flatiron Building. Passare dai mercatini di Union Square e fotografare gli artisti di strada, magari con uno scatto in black and white, ti farà sentire un vero photographer 🙂 e …. dulcis in fundo non dimentichiamoci di guardare all’insù all’incrocio tra la Fifth e la 34th street siamo proprio sotto l’Empire State Building con tutti i suoi 102 piani che salgono su, su verso l’azzurro del cielo.

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Avete ancora una serata a disposizione?? Imbocchiamo la 3rd Avenue e raggiungiamo il PJ ClarkesPJ Clarkes,  un locale sicuramente da provare sia per l’atmosfera che per gli ottimi hamburger. 

Una carrellata d’informazioni messi un po’ alla rinfusa ma che parlano di una città che, almeno una volta nella vita, deve essere vista e vissuta.

www.composureonline.com composureitalia composure italy magazine on line rivista italia lifestyle moda beauty jpotter1826 jessica c potter composure news blogger mamme bambini genitori aE tu sei mai stato a New York? Raccontaci la tua esperienza commentando nel “box risposta” che trovi proprio qui sotto

6 commenti

  1. Ci voleva New York per far sentire la tua voce nei miei post. Ben approdata nei miei viaggi. Se non ci commentiamo almeno tra di Noi composure è solo un mare di visualizzazioni senza anima. Animiamolo Noi 🙂

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  2. Gli States, il sogno di una vita che finalmente hai potuto realizzare. Ne hai respirata l’aria, hai toccato il tessuto urbano, ti sei integrata ai loro costumi ed hai portato via quella magia negli occhi e tanti scatti di concreta bellezza.
    Scatti che ammiro divertita sentendomi anch’io nell’ombra del tuo stesso viaggio.
    Un boccale di birra e un panino … basta poco per sentirsi parte del sogno.
    Un velo di tristezza per tutti quei nomi scolpiti sulla pietra, orrore di un giorno che ha spezzato troppe vite dentro un prezzo ingiustamente pagato.
    Un bacione e grazie per le tue recensioni sempre “al top”!
    Affy

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